Comunicazione per adolescenti
“sono rimasto per qualche ora senza connessione internet e ho conosciuto delle persone stupende qui a casa. Dicono di essere la mia famiglia.”
Un mio caro amico sacerdote mi ha dato una definizione suggestiva degli adolescenti: fragili e spavaldi. In realtà si tratta di un tema ricorrente: tutte le generazioni, avvicendandosi, si criticano.
Il punto è che mai come oggi hanno avuto a disposizione una libertà e un’insieme di possibilità così a portata di clic.
Non si può evidentemente parlare pensando di indottrinarli o di educarli, a meno che nell’adulto non ci sia la forza della congruenza. Non si può insegnare loro cose in cui non siamo modello o non ci sforziamo per esserlo.
Trasmettere i principi che abbiamo ereditato potrebbe non bastare, occorre incarnarli e comprendere che prima di tutto hanno sete di gioia di vivere, di amore per la vita, passione per ciò che si fa. Se l’adulto manca in questo non può insegnare loro nulla.
Quale visione, quale ragione, quali azioni è bello poter fornire loro?